Sguardi dell'Anima 2019 |
"Auscultazione esistenziale"
arte digitale
Alcuni scienziati hanno rilevato che la lingua, l’accettazione o il rifiuto delle azioni ritenute corrette o non corrette che plasmano parte del nostro carattere e il modo in cui creiamo contatto col mondo, vengono trasmesse dai genitori ai figli come un corredo della struttura fisiologica umana attraverso la nostra osservazione del viso e delle espressioni. E lo sguardo dei nostri genitori, quindi uno sguardo che guarda un altro sguardo per dare le prime indicazioni nella comprensione del mondo. Questo concetto viene inoltre sostenuto dalle riflessioni di Emmanuel Lévinas che sostiene: “l'Altro uomo non mi è indifferente, l’Altro uomo mi concerne, mi riguarda nei due sensi della parola riguardare”. Partendo da questa riflessione si apre un discorso sul processo d’identità che sorge dell’autodeterminazione del sé attraverso l’opposizione all’Altro, quindi di come la relazione col mondo esterno e quella ancora più intima del contatto umano, che inizia dallo sguardo reciproco con gli altri, ontologicamente concede a noi di riconoscerci nell’interazione con gli altri, questo inevitabile contatto ci porta all’ultima parte della relazione sugli sguardi.